– Arsinoe: lucerne




Sono rare, ad Arsinoe, le lucerne a conchiglia, che, con il loro beccuccio pizzicato, costituiscono un esempio sporadico di lucerne modellate al tornio. 

La maggior parte, invece, è prodotta a stampo e formata da due valve ottenute separatamente e congiunte, in modo da costituire un ricettacolo dove inserire l'olio da illuminazione, che veniva versato attraverso il foro di rifornimento centrale; lo stoppino era posizionato nel foro del beccuccio. In certi casi dovremmo dire beccucci, perché alcune lucerne (come quelle in primo piano nella foto), le cosiddette polylychna, presentano più 'punti luce'.

Elementi decorativi si possono notare sulla superficie superiore, sul beccuccio, sulla spalla e sulla presa. Sulla spalla trovano posto prevalentemente motivi geometrici, ma non mancano esemplari con elementi animali, come il delfino.


Decorazioni più o meno complesse ricoprono la superficie superiore e il beccuccio. Rappresentano un unicum, all'interno della collezione, il beccuccio con testa di bovino e quello con mascherone silenico.

La presa della lucerna, se presente, può avere notevoli dimensioni ed essere arricchita di elementi decorativi, come è il caso di una lucerna in cui si riconosce il busto di Serapide, divinità greco-egizia,  che è un Osiris-Api rappresentato come Zeus anziano e barbuto, tipico esempio del sincretismo religioso dell'età ellenistica.


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